social icons 03social icons 04marchio trentino

Articolo Giulio Facinelli lAdige 1418 x 1868La presenza di numerose aziende in Trentino che si occupano della produzione di pallets ed imballaggi in legno è motivata innanzitutto dalla conformità del territorio, ricco di folti boschi di conifere, i quali si collocano al primo posto in Italia per la produzione di legname, in particolare in essenze resinose come abete, pino e larice, il quale una volta tagliato e selezionato per dimensione e qualità viene utilizzato e trasformato dalle locali segherie.
Sicuramente è stata fondamentale per lo sviluppo delle aziende la presenza massiccia in Regione della frutticoltura, più consistente nella Valle di Non e nella Val D’Adige ma presente comunque anche nelle altre valli quali la Val di Sole, Valsugana e Vallagarina ed in Alto Adige in particolare nella Valle dell’Adige ed in Val Venosta.
Questo ha contribuito a far nascere fin dagli anni ‘50 numerosissime aziende che si occupavano della produzione delle cassettine per le mele. Tali aziende erano quasi tutte di dimensioni molto piccole, con al massimo tre o quattro collaboratori per lo più componenti familiari.
La produzione però fin dagli anni ‘80 andò pian piano a ridursi per diversi motivi, il primo fra tutti l’introduzione dell’imballaggio in cartone il quale risultava più pratico ed economico, ma ad oggi rimane comunque ancora una nicchia di mercato che richiede ed apprezza l’imballaggio in legno, il quale valorizza sicuramente il prodotto che contiene sotto l’aspetto qualitativo.
Da allora quindi c’è stata una forte trasformazione delle aziende le quali a fronte di notevoli investimenti hanno dovuto passare dalla produzione delle cassette per la frutta ai pallets ed imballi in legno rivolti ad un mercato in prevalenza industriale. Molte di queste però non hanno avuto la forza economica nè gli spazi per adeguarsi alle nuove esigenze e quindi hanno dovuto chiudere i battenti. Per quelle rimaste invece si delineavano delle buone opportunità di lavoro ma tali prospettive erano comunque difficili da realizzare in quanto erano di piccole dimensioni e quindi non potevano garantirsi una adeguata struttura commerciale indispensabile per affrontare questo nuovo mercato.
Per ovviare a questa lacuna 24 aziende pensarono di associarsi unendo le loro forze ed i loro interessi costituendo il 30 giugno del 1988 il C.I.L.T. - Consorzio Imballaggisti in Legno Trentini. La sottoscrizione dell'atto costitutivo avvenne il 20 luglio dello stesso anno in presenza del notaio  dottor Mauro Pappaglione. Il Consorzio quindi si organizzò con un proprio ufficio amministrativo, in collaborazione con dei rappresentanti esterni. La validità dell’iniziativa si fece largo e i risultati non tardarono a mancare. Il Consorzio con le proprie aziende e i suoi collaboratori di vendita si fece conoscere sul mercato dell’imballaggio venendo apprezzato per la competenza e per il fattore più importante: poter garantire una gamma di prodotti molto ampia grazie alla diversità di produzione delle aziende associate.
I vantaggi per i soci sono diversi e di notevole importanza, primo fra tutti avere alle spalle una struttura commerciale in grado di garantire il lavoro costantemente e cosa non indifferente al giusto prezzo. Il lavoro quindi è incrementato anno dopo anno e il Consorzio è diventato un punto di riferimento per tutto il settore.
Per questo il C.I.L.T. deve guardare avanti ed in questo contesto ha attivato delle politiche di rispetto ambientale, certificandosi e facendo certificare PEFC le proprie aziende associate. Di grande importanza anche lo sfruttamento degli scarti della lavorazione divisi in cippato, destinato alle centrali di teleriscaldamento e segatura, destinata agli impianti di produzione pellet e pannellifici.

 

Consorzio Imballaggisti in Legno Trentini

L'esperienza del Territorio al Vostro servizio...

social icons 03social icons 04