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Regolamentazione importazione di legno tagliato illegalmente

Continua il percorso di approvazione del decreto legislativo del Mipaaf sulla “Timber regulation”

Il 10 luglio è calendarizzato in Conferenza Stato-Regioni il dibattito sulla proposta di Decreto Legislativo del Mipaaf, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso venerdì 16 maggio, con cui verrà data attuazione alla disciplina europea riguardante il divieto di importazione di legno tagliato illegalmente. Successivamente il testo passerà all’esame delle competenti Commissioni parlamentari.
Si ricorda che, attraverso il decreto, verrà dato seguito alle disposizioni del Regolamento del Consiglio Ue n. 2173/2005, relativo all’istituzione di un sistema di licenze Flegt per le importazioni di legname nella Comunità europea e del Regolamento del Parlamento e del Consiglio Ue n. 995/2010 (EUTR), che stabilisce gli obblighi degli operatori che commercializzano legno e prodotti derivati. I due regolamenti comunitari mirano a contrastare l’importazione illegale di legno e prodotti derivati da quei Paesi terzi con i quali l’Unione europea firma accordi bilaterali di tipo volontario (VPA – Voluntary Partnership Agreements) finalizzati all’adozione di licenze standard, verificabili e non falsificabili e a fissare gli obblighi degli operatori che commercializzano per la prima volta legno e prodotti derivati sul mercato interno, attraverso l’adozione di un sistema di dovuta diligenza da parte degli operatori commerciali.

Lo schema di decreto legislativo stabilisce inoltre una stretta collaborazione del Mipaaf con il Ministero dell’Ambiente della tutela del territorio e del mare, presso il quale verrà istituito un organismo di consultazione permanente, la Consulta FLEGT e Timber Regulation, per favorire il coinvolgimento dei portatori di interessi pubblici e collettivi nelle attività di attuazione dei regolamenti europei.

Oltre ad alcune amministrazioni pubbliche (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Ministero degli affari esteri, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Agenzia delle Dogane e dei monopoli, Ministero dello sviluppo economico, Regioni e Province autonome), saranno coinvolte anche le categorie di settore e le associazioni ambientaliste.

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